Leggo come tutti gli appassionati di calcio il resoconto settimanale sull’andamento delle trasmissioni delle partite in live streaming trasmesse da Dazn (ed ovviamente con sorti analoghe su tutte le piattaforme che ospitano l’app dell’operatore OTT, dalle stick, ai TV che la supportano, ai box distribuiti dai vari operatori di accesso) che pure sta evidentemente profondendo uno sforzo tecnico ed economico non trascurabile.
Di Massimo Comito
Anche questa settimana purtroppo non è andata benissimo se finanche Enrico Varriale, noto giornalista sportivo delle Rai, si spinge a scrivere (insieme ai tanti commenti sui social su ritardo audio/video, deterioramento delle immagini, buffering, rotelline e quant’altro): “Spiace per i tanti bravi colleghi che ci lavorano ma stasera su Dazn per Juve-Milan il disastro sembra proprio assoluto. Situazione assolutamente scandalosa dopo quattro giornate di campionato”.
Anche se ai social si può non credere (“perché ci sono tanti odiatori compulsivi”), è di tutta evidenza però che sia andato tutto benissimo per chi ha scelto un locale pubblico (Bar, Pub, Ristorante) per vedere Juve-Milan via satellite sullo specifico canale Sky oppure chi ha seguito l’ultimo turno di Champions League su Sky (satellite), Now e Amazon Prime Video (live streaming) con uno sharing tecnologico che è d’aiuto in questa fase delicata.
Per non parlare poi dei problemi, strutturali e non, quali l’audio in ritardo rispetto al satellite o alla radio e ai conseguenti “avvisi sonori da vicini” anticipati rispetto alla visione della partita in streaming o le rilevazioni d’ascolto ancora da definire e di importanza esiziale per il mercato della pubblicità. Insomma ancora bei problemi.
E se da un lato mi sento di sottoscrivere quanto rileva Bernardo Bertoldi su Il Sole 24 Ore nel suo articolo “Dazn, Tim, il calcio, il nostro Paese e il più grande esperimento accademico della storia” che conclude dicendo che “il nostro Paese avrà fatto un enorme salto tecnologico grazie al nostro sport nazionale”, rimane il fatto che la scelta della Lega Serie A in testa di lasciare 7 partite su 10 e da subito alla visione esclusiva in live streaming forse è stata un poco prematura.
Siamo alla quarta giornata, sono già comparse interrogazioni parlamentari e Adiconsum ha predisposto una petizione per richiedere la trasmissione delle 7 partite ora in esclusiva su Dazn anche attraverso la piattaforma satellitare Sky già utilizzata dai locali pubblici.
È francamente incomprensibile come la Lega che, sul “prodotto Calcio” fonda la propria ragion d’essere, non si sia ancora espressa su come preservare velocemente e con azioni decisive il suo principale asset per l’interesse di tutti: se stessa, i consumatori, i pubblicitari, gli operatori, i regolatori.
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