Povertà educativa e didattica digitale: affrontiamole in maniera omogenea
Povertà educativa

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L’effetto della recessione del 2008 ha generato un allargamento delle distanze, tale tendenza si è rafforzata durante l’emergenza Covid-19. Nel 2020, oltre il 13% dei minori è finito in povertà assoluta e di conseguenza (con tutta probabilità) in povertà educativa. 

Di Domenico Esposito

Una delle regioni che maggiormente ne paga le conseguenze, è la Campania. Il dato emerge da uno studio condotto dalla Job Road Academy sui dati della Fondazione Openpolis.

I comuni della provincia di Napoli sono al vertice di questa classifica della vergogna. Nel complesso sono circa 90.000 i bambini in potenziale povertà educativa in Campania (Leggi approfondimento). Questa mappa interattiva ha incentivato la Job Road Academy a mettere l’acceleratore alla campagna TESC – Tutt’ Egual Song’ ‘e Criature: prima con la donazione di kit a scuola (a studenti in povertà educativa) e poi con il bando di 60 posti gratuiti per bambini.

Next Generation EU è una vera opportunità di rinascita e l’Italia non può perdere questa occasione.

Come possiamo evitare di sprecare questa opportunità?

Tra DAD, aumento della povertà e tanto altro, le prossime generazioni rischiano di non avere ne speranza né futuro. 

L’idea parte dalla rete solidale capitanata dalla Job Road Academy, che ha deciso di lanciare una petizione con il chiaro intento di: costruire un comitato nazionale di lotta alla povertà educativa, con enti del Terzo settore (esperti della materia) presenti nei TERRITORI. La petizione prende piede da esperienze concrete vissute dall’intera rete JR. Molto spesso, l’approccio dei Ministeri è quello di promuovere finanziamenti con obiettivi strategici. Secondo i componenti della rete, questo approccio non basta più! Per aggiungere valore e concretezza ad una strategia seria e omogenea, si rende necessario interloquire con gli ETS esperti di povertà educativa (presenti nelle realtà territoriali) e costruire una rete capillare ed efficace. Le ragioni sono serie e complesse:

  1. Assenza di un registro sul tema;
  2. Assenza di aderenza territoriale degli enti che spesso si trovano a gestire tali fondi;
  3. Assenza di strutture distribuite (in maniera omogenea) sul territorio nazionale per fungere da centri aggregativi e di recupero;
  4. Spreco di risorse economiche e sociali;

Queste sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto la JR Academy a promuovere questa importante raccolta firme.

L’urlo dei bambini campani non può essere ignorato! Riappropriamoci del futuro!

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